E' la 6C 1500 GS (1933) condotta dagli argentini Scalise e Claramunt a vincere l'edizione numero 26 della rievocazione più affascinante del mondo.
Ovviamente non vince chi arriva primo, ma chi corre con maggior regolarità il percorso storico, che si snoda da Brescia a Roma e ritorno.
La vettura schierata dalla Scuderia SPORTS/Zagato precede il dieci volte campione della MM, Giuliano Canè con la moglie a bordo della sua BMW-328 Roadster; terzo posto per l'Aston dell'equipaggio Moceri-Cavalieri.
Ma era l'unica Alfa partecipante? Certo che no!
Anche quest'anno il Museo Storico schiera 3 vetture (+1).
Il Giuliettone ovvero la 1900 C SS (1957) carrozzata Touring, al top di gamma era la preferita dai piloti della Mille Miglia "quella vera". Esemplare condotto da Metcalfe-Metcalfe. E' giunta 182esima.
La 2000 Sportiva (1954) non ufficialmente iscritta, ha accompagnato la 1900 SS da cui deriva (eccetto per la peculiarità del Ponte De Dion che grazie a questo esemplare ritroveremo poi sull'Alfetta).
La 6C 1500 GS (1928), gemella della vincitrice, è arrivata sesta condotta da Salvinelli-De Marco: simile a
quella utilizzata da Campari per la sua vittoriosa Mille Miglia del
1928, si distingueva per la carrozzeria Zagato e per il motore, l’unico
dotato di compressore tra le vetture ufficiali iscritte. Questa vettura
ha invece trionfato nelle rievocazioni del 2007 e 2008.
La 6C 1750 GS (1930), condotta da Gamberini-Nobili, è l'evoluzione della "millecinque": su una gemella Nuvolari e Guidotti vinsero l'edizione della MM del 1930, edizione in cui venne battuto il record dei 100 km/h di velocità media su tutto il percorso.
Taglia il traguardo undicesima.
Taglia il traguardo undicesima.
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